Tra gli animali domestici il gatto è quello che pare viva di più. Infatti, un gatto vive attorno ai 15-20 anni.
Ma come si calcola l’età di un gatto?
La sua longevità ci è stata tramandata dagli egiziani, i quali, durante i vari regni dei faraoni, avevano un vero culto del gatto.
Infatti, tra le figure che rappresentavano le divinità, come il dio egizio Ra, c’era anche un gatto.
Le specie dei gatti sono diverse, alcuni sono a pelo lungo e altri a pelo corto, e sono degli animali piacevoli da tenere in casa come compagnia.
Come si calcolano gli anni dei gatti
Tra i gatti più comuni vi sono il persiano, il siamese, il soriano e il gatto sacro di Birmania.
Naturalmente esistono numerose altre razze e una varietà di incroci incredibili, ma queste sono quelle che di solito vediamo nelle case o girovagare nei giardini.
Razze a parte, come si calcolano gli anni dei gatti?
Devi sapere che la vita media di un gatto domestico è di circa quattordici quindici anni: se ci regoliamo con la tradizione popolare secondo cui ogni anno di un gatto corrisponde a sette dei nostri, se il gatto vive per ben 14-15 anni vuol dire che ha attorno ai 105 anni.
Ma invece non è così, e devi adottare un metodo diverso per stabilire l’esatta età di un gatto corrispondente ai nostri anni.
Come si calcola l’età dei gatti
Vediamo come si calcola dei gatti: per rendere l’operazione più semplice, parti dalla nascita del gatto e tieni conto che il primo anno di vita dell’animale corrisponde ad una persona di 15 anni, in quanto entrambi in questi due periodi diversi fanno lo stesso sviluppo fisico e sessuale.
Quando il gatto invece compirà i due anni d’età, aggiungi altri nove anni: così il tuo gatto, che due anni, ha un’età che nell’umano corrisponde a 24 anni.
Dopo i due anni del gatto, calcola la sua età aggiungendo quattro anni ad ogni anno del gatto.
In questo caso, il tuo gatto a tre anni corrisponderà a ventotto anni dei nostri. E così via!